Wilhelm Fliess, otorinolaringoiatra berlinese nato nel 1858, è stato legato per oltre quindici anni a Freud da un intenso legame di amicizia. Le celebri lettere tra Freud e Fliess, che coprono il periodo che va dal 1887 al 1904, anno in cui la loro amicizia si incrina, hanno il pregio di mostrare come il giovane Freud si occupò di psicopatologia e come, in questo ambito, arrivò a formulare gradualmente le idee su cui si sarebbe successivamente basata la psicoanalisi.
Fliess, sebbene estraneo alla psicoanalisi, ha contribuito ad essa in modo indiretto: è sulla base dei suoi scambi con Freud che questi elaborerà i concetti di bisessualità, di coazione a ripetere, di pulsione, di Edipo e di transfert.
Nel 1892 Fliess pubblica dietro sollecitazione di Freud la sua prima opera importante, che riguardava una sindrome clinica: Nuovo contributo alla clinica e alla terapia della nevrosi nasale riflessa. È in quell’anno che compaiono Gli studi sull’isteria di Freud e Breuer e sempre in quel periodo Freud lavora al Progetto di una psicologia scientifica per neurologi.
Nel 1897 appare a Lipsia e Vienna (presso l’editore di Freud) l’opera di Fliess Le relazioni tra il naso e gli organi genitali femminili presentate nei loro significati biologici, un libro di oltre 200 pagine in cui Fliess sostiene che il legame tra il naso e gli organi genitali femminili è testimoniato dalle alterazioni del naso durante le mestruazioni: gonfiore, sensibilità accresciuta al contatto della sonda e tendenza all’emorragia. Ci sono in effetti nel naso dei corpi erettili di costruzione cavernosa analoghi a quelli che si trovano ad esempio nel clitoride. Si vede qui apparire la nozione, molto importante per Fliess, delle mestruazioni come segno periodico, ciclico. Fliess sostiene che gli eventi della vita sono determinati da ritmi mestruali di origine materna: l’individuo sarebbe legato alla propria madre per via dei periodi che questa gli trasmette, periodi di 23 giorni per i maschi e di 28 per le femmine.
Sempre nel suo libro Fliess tratta dei dolori lombari e addominali di cui soffre la donna durante il ciclo e sostiene di poter distinguere i dolori di origine isterica da quelli puramente somatici.
Per Fliess i dolori mestruali possono essere di origine meccanica (quindi in relazione con disturbi anatomici), di origine nasale (e riducibili con il trattamento da lui proposto: applicazioni di cocaina) oppure di origine isterica (per i quali la cocaina non ha alcun effetto). Sarebbe proprio la risposta alla cocaina che permetterebbe di fare una diagnosi differenziale. Fliess si spinge oltre e sostiene anche che ci siano delle alterazioni del naso durante la gravidanza; si stupisce inoltre che la durata della gravidanza non corrisponda sempre ad un multiplo dell’intervallo del ciclo mestruale ed arriva a formulare una teoria in cui viene sostenuta la presunta periodicità di molte affezioni come le emicranie, l’epilessia, le crisi di gotta, l’enuresi, l’orticaria, le nevralgie, l’asma, l’eczema, l’erpes. Seppure la periodicità di queste affezioni può essere messa in dubbio, Fliess mette sullo stesso piano disturbi disparati dei quali ammette implicitamente l’eziologia sessuale. Sempre nello stesso libro Fliess si occupa della teoria tossicologica dell’angoscia e della teoria chimica dei processi sessuali. Fliess fa l’ipotesi che nei periodi particolari che scandiscono la vita di ogni individuo, una sostanza si liberi e agisca sul sistema nervoso: questa tossina liberata periodicamente serve all’eccitazione sessuale nell’adulto. Nel bambino, prima della pubertà, servirebbe alla costruzione dell’organismo mentre dopo la pubertà alla sua distruzione (vi è qui qualcosa che in seguito sarà ripresa da Freud attraverso il controverso concetto di pulsione di morte). Fliess ritiene che nell’uomo la sostanza non consumata si trasformi in angoscia e, nella donna, potrebbe essere liberata con la mestruazione.
Sebbene oggi queste teorie appaiano grossolane e goffe, alcune scoperte cliniche di Fliess sono state in realtà incorporate dalla ginecologia e dalla otorinolaringoiatria (certamente non la teoria dei periodi): in effetti il naso contiene tessuto erettile e questo può effettivamente diventare gonfio durante l’eccitazione sessuale in seguito ai segnali lanciato dal sistema nervoso autonomo. Esiste una condizione nota come “rinite da luna di miele” studiata recentemente al John Radcliffe Hospital di Oxford e pubblicata sul The Journal of the Royal Society of Medicine in cui uomini e donne possono fare l’esperienza di avere il naso chiuso durante il rapporto sessuale. Inoltre nel 2007 sulla rivista Nature è stato pubblicato uno studio sui topi in cui si dimostrava che differenze nel comportamento sessuale maschile e femminile può essere spiegata da un piccolo organo nel naso, ricco di recettori che captano feromoni.