Il dott. Max Belkin, psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista di New York, in un suo interessante articolo divulgativo, che qui riporto tradotto e adattato, ha affrontato il tema della visione romantica contrapposta a quella realista di una relazione amorosa.

 

In amore le persone generalmente si dividono tra realisti e romantici. Pochissime persone tendono a descriversi come dotate contemporaneamente di romanticismo e della praticità di un realista. Allo stesso tempo, molti uomini e donne ricercano relazioni che siano stimolanti e stabili, estremamente appassionate ma di lunga durata. Eppure trovare e sostenere questo tipo di relazione amorosa è difficile. Richiede che i partner imparino a tollerare e coltivare entrambe le parti – romantiche e realistiche – della loro personalità.

I realisti

I realisti cercano di accettare gli altri come sono, senza insistere sul fatto che debbano migliorare. Essi cercano di rendere i loro rapporti molto stabili e non hanno bisogno di fuochi d’artificio. Come risultato la vita amorosa tende ad essere prevedibili e senza intoppi ma non particolarmente appassionata o eccitante.

Una paziente del dott. Belkin, Valerie, è una realista: è cresciuta con un padre depresso ed emotivamente ritirato e ora desidera vicinanza e intimità nelle sue relazioni con gli uomini. Allo stesso tempo però i suoi amori mancano di spontaneità e di entusiasmo. La stabilità emotiva e la monotonia sessuale finiscono con l’avere il sopravvento sulla sperimentazione e sulla capacità di sorprendere ed essere sorpresa.

Eppure Valerie si lamenta proprio del fatto che le sue relazioni sentimentali diventano noiose. Ma non è tutto: tende anche ad incolpare il suo ragazzo per questo. Non si rende conto di quanto sia in realtà preziosa questa stabilità per lei, anche se rischia di sconfinare nella noia.

I romantici

I romantici, al contrario, apprezzano e ricercano la spontaneità e la sorpresa. Alcuni romantici hanno così paura della noia e della ripetitività che rifiutano di impegnarsi con una persona. Un altro paziente citato dal dott. Belkin, Thomas, un omosessuale sulla trentina, si vanta di essere un incorreggibile romantico. Il suo partner ideale è un affascinante intellettuale con il corpo di un modello. Thomas si rifiuta di accontentarsi di qualcuno che sia meno del suo uomo ideale. L’amore romantico inoltre, egli afferma, non deve essere mai macchiato da stupidi litigi relativi alle faccende domestiche! Purtroppo, quel rapporto perfetto rimane solo un prodotto della fantasia di Thomas ed egli si ritrova a lottare con la solitudine.

Conciliare realtà e fantasia

Le persone spesso si rendono conto che sarebbe una buona idea tenere un piede nella realtà e l’altro nella fantasia romantica: ma come si fa?

Che si sia romantici o realisti, è forte la tentazione di cercare un partner le cui caratteristiche personali tendano a completare in qualche modo le proprie. Tuttavia, proprio quegli stessi tratti che erano ritenuti attraenti all’inizio (“Era così divertente e romantico” o “Sembrava così affidabile e con i piedi ben piantati per terra“) possono diventare fonte di tensione e frustrazione col passare del tempo!

Nella loro psicoterapia Valerie e Thomas cercano di dare un senso alle loro difficoltà, per poi provare a superarle. Sono quindi invitati a esaminare il loro ruolo nella relazione col partner: ruoli che spesso erano al di fuori della loro consapevolezza. Mentre esaminano gli abituali tratti romantici e realistici in sé e nei loro partner, devono anche considerare che:

  • È necessario esplorare i tratti romantici e realistici della propriae altrui personalità sia come qualità che come potenziali limitazioni. Per esempio: idealizzare la bellezza e l’intelligenza del proprio amante può rendere una relazione romantica più emozionante e con meno probabilità di diventare noioso. Tuttavia questa tendenza può portare a non accorgersi dell’incapacità di un partner di assumere o mantenere gli impegni.
  • C’è sempre una certa tensione tra il bisogno di stabilità da un lato e il desiderio di sorpresa e spontaneità dall’altro:gli stessi tratti romantici o realistici, così attraenti in un partner all’inizio di una relazione, possono diventare più fastidiosi col passare del tempo.
  • È utile – seppur difficile inizialmente – coltivare tratti che potrebbero non essere naturali: una realista come Valerie deve darsi il permesso di essere meno “seria” e di agire con più spontaneità.Allo stesso modo un romantico come Thomas deve venire a patti con il fatto che la passione senza impegno ha i suoi limiti. È certamente lungo il percorso che porta a tollerare ed apprezzare gli scontri inevitabili tra fantasia e realtà, amore e desiderio.

Man mano che si diventa più capaci di apprezzare e accettare le inevitabili tensioni tra realtà e romanticismo è possibile sperimentare le relazioni amorose in modo più completo, romantico e realistico, intrigante e intimo.