Vi sono degli argomenti dei quali sembra che sia meglio non parlare, poiché ad esprimere le proprie idee – soprattutto se queste sono fuori dal coro – si rischia di essere marchiati come “ideologizzati”. Eppure, questo clima apparentemente libertario, ma che assomiglia nei fatti ad un regime censorio, rischia di non permettere un vero dibattito attorno ad alcuni temi piuttosto complessi, sia dal punto di vista scientifico che da quello etico e morale.
Uno di questi temi riguarda l’omogenitorialità ed è a questo tema che Secondo Giacobbi dedica il suo libro appena pubblicato. La riflessione di Giacobbi superando le posizioni ideologiche (o meglio: ideologizzate) cerca di analizzare il tema partendo dallo strumentario che ha a sua disposizione, quello psicoanalitico:
“La riflessione psicoanalitica, certamente non univoca e talora discorde anche sul tema omogenitorialità, offre comunque molti stimoli per una riflessione onesta e profonda”.
E ancora:
“Nell’ottica psicoanalitica un primo punto nevralgico ci chiama ad interrogarci su cosa può significare per un bambino essere allevato da una coppia omosessuale.
[..] Un primo elemento di riflessione riguarda la disconnessione tra corpo e mente, tra anatomia-fisiologia del soggetto umano, i suoi processi mentali e le sue profonde dinamiche inconsce. L’omogenitorialità si basa sul presupposto che le radici e la natura biologica della generazione umana siano aspetti fenomenici che la scienza e le tecnologie possono, senza troppi danni, superare e trasformare radicalmente”.Giacobbi si chiede cosa possa realmente significare superare gli aspetti naturali e fenomenici, tenendo conto anche dei fenomeni di simbolizzazione inconscia che la generatività umana porta da millenni con sé.
Giacobbi inoltre si chiede se il termine “naturale” abbia ancora qualche significato in un mondo in cui molti aspetti sono assoggettabili e modificabili dalla scienza. Si chiede se il “desiderio” di avere un figlio possa essere equiparato ad un bisogno e per questa via automaticamente convertirsi in un diritto. Si chiede se la tecnologia medico scientifica abbia dei limiti e quali, e se questi riescano a tener conto del principio della “responsabilità”, cioè di quel principio che contempla l’impegno a prevedere i possibili effetti futuri di comportamenti e tecnologie resi possibili dalla scienza.
Si tratta di domande scomode cui non è facile rispondere ma che Giacobbi ha il merito ed il coraggio di porre, non esimendosi dal provare a dare le sue risposte, utilizzando gli strumenti che ha a disposizione in qualità di psicoanalista.
Non manca inoltre di citare le ricerche empiriche che si sono occupate di questo tema mostrando come, accanto agli studi che solitamente vengono citati come a favore dell’omogenitorialità, ve ne siano altrettanti che “spesso non sono presi in considerazione o sono svalutati pregiudizialmente come ideologici” i quali hanno segnalato un danno di qualche tipo per i figli di coppie omogenitoriali.
Insomma, si tratta di un libro che farà discutere, finalmente. Perché senza discussione, senza una vera dialettica, non è possibile giungere ad alcuna reale comprensione.
Secondo Giacobbi – Omogenitorialità. Ideologia, pratiche, interrogativi. MIMESIS EDIZIONI (2019)
Secondo Giacobbi è psicoanalista, membro dell’Associazione di Studi Psicoanalitici (International Federation of Psychoanalytic Societies), docente presso la SPP – Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica e presso la Scuola di psicoterapia Arpad-Minotauro.