Chi ha una relazione stabile e di lunga data probabilmente ricorda il periodo della “luna di miele”, quei primi mesi in cui il desiderio sessuale era molto forte per entrambi e non se ne aveva mai abbastanza. Per quasi tutte le coppie però la vita sessuale cambia dopo quel primo periodo (Baumeister, R. F., Bratslavsky, E. (1999). Passion, intimacy, and time: Passionate love as a function of change in intimacy. Personality and Social Psychology Review, 3, 49-67). È probabile infatti che si verifichino situazioni in cui uno dei due ha meno voglia di fare sesso (si veda il precedente articolo: E se uno dei due ha poca voglia?).

In una nuova serie di studi la dottoressa Amy Muise, psicologa e Assistant Professor presso il Dipartimento di Psicologia della York University di Toronto, insieme ad altri colleghi esperti di sessuologia, ha cercato di osservare il modo in cui le coppie gestiscono le situazioni in cui i partner hanno diversi livelli di desiderio sessuale (Day, L. C., Muise, A., Joel, S., & Impett, E. A. (2015). To do it or not to do it? How communally motivated people navigate sexual interdependence dilemmasPersonality and Social Psychology Bulletin, online publication). In uno studio l’80% delle persone aveva sperimentato una mancata corrispondenza del desiderio da parte del partner nel corso dell’ultimo mese; in un altro studio le coppie riportano una discrepanza del desiderio in 5 giorni su 7! E molti studi evidenziano come i disaccordi relativi al sesso possano essere molto difficili da risolvere per una coppia (Rehman, U. S., Janssen, E., Newhouse, S., Heiman, J., Holtzworth-Munroe, A., Fallis, E., & Rafaeli, E. (2011). Marital satisfaction and communication behaviors during sexual and nonsexual conflict discussions in newlywed couples: A pilot study. Journal of Sex & Marital Therapy, 37(2), 94-103).

Sono stati quindi condotti tre studi per capire:

  • in che modo le persone prendono la decisione di fare sesso quando il loro partner lo desidera ma il loro desiderio sessuale invece è basso;
  • se vi siano alcune persone che riescono a gestire situazioni di differente desiderio sessuale meglio di altre.

In tutti e tre gli studi è emerso che la motivazione di una persona a soddisfare il desiderio sessuale del partner – definita sexual commmunal strength (Muise, A., Impett, E. A., Kogan, A., & Desmarais, S. (2013). Keeping the spark alive: Being motivated to meet a partner’s sexual needs sustains sexual desire in long-term romantic relationships. Social Psychological and Personality Science, 4, 267-273) – svolge un ruolo fondamentale sia nella decisione di fare sesso in queste situazioni che nel mantenere una elevata soddisfazione sessuale e relazionale per entrambi i partner.

Queste persone con elevata sexual commmunal strength, cioè motivate a rispondere ai desideri del partner, risultano meno preoccupate degli aspetti negativi del fare sesso – come ad esempio il riposare meno e sentirsi stanchi il giorno dopo. Queste persone sembrano maggiormente focalizzate sui benefici che fare sesso può avere per i loro partner, come ad esempio far sentire il loro partner amato e desiderato. Come conseguenza queste persone avevano più probabilità di impegnarsi in rapporti sessuali con i loro partner in queste situazioni e ciò portava entrambi i partner a sentirsi più soddisfatti della loro vita sessuale e della loro relazione. In altri termini essersi impegnati a soddisfare i bisogni del proprio partner ha portato ad importanti benefici per se stessi. Ed in effetti queste persone con elevata sexual commmunal strength mantenevano sentimenti di soddisfazione anche in quelle situazioni cui vi era una certa discrepanza di desiderio. I risultati degli studi della dottoressa Muise quindi suggeriscono che se uno dei due partner desidera fare sesso mentre l’altro in quel momento non sente lo stesso desiderio, essere motivato a soddisfare le esigenze sessuali di un partner può giovare ad entrambi.

È assolutamente importante, tuttavia, che questa motivazione a soddisfare le esigenze dell’altro sia autentica, cioè che derivi da un genuino piacere nel vedere il partner felice e non abbia invece a che fare con modalità relazionali difensive ed inconsce, ad esempio “se assecondo i suoi desideri mi amerà di più o non mi abbandonerà”.

È ovvio che situazioni in cui vi sia coercizione o in cui una persona tenda ad ignorare i propri bisogni nella relazione non possono portare agli stessi benefici. In una relazione è importante che i partner siano in sintonia e cerchino di riconoscere e rispondere ai bisogni dell’altro; questo però può anche significare cogliere e comprendere il bisogno dell’altro senza necessariamente doverlo soddisfare a tutti i costi. E ciò vale anche per il sesso.

Mentre sembra che per qualsiasi relazione il desiderio sessuale attraversi fasi in cui cala o aumenta, per uno o entrambi i partner, quello che di importante questa ricerca evidenzia è che ci sono alcune persone più capaci di affrontare situazioni difficili come queste con maggiore successo ed efficacia. Essere reciprocamente sensibili ai bisogni sessuali in una relazione può aiutare le coppie a mantenere elevata la soddisfazione sessuale anche quando è passato molto tempo dalla “luna di miele”.

 

Articolo liberamente adattato e tradotto dall’originale della dottoressa A. Muise: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/the-passion-paradox/201504/when-your-partner-wants-do-it-you-dont