I bambini reagiscono istintivamente alle preoccupazioni di chi sta loro intorno, sia ascoltandone le conversazioni che osservando i loro comportamenti e quello che succede in casa. È quindi importante che possano esprimere e parlare delle loro preoccupazioni. Quale può essere il modo migliore per farlo?
Rispondere alle loro domande
Non aver paura di parlare del coronavirus con i bambini.
Data l’ampia copertura mediatica non è affatto sorprendente che alcuni i bambini siano già abbastanza informati sulle caratteristiche del virus e sugli effetti che comporta.
Dare ai bambini l’opportunità di ricevere risposte ad alcuni loro dubbiin modo onesto e adeguato all’età: questo può essere molto utile nel ridurre l’ansia che probabilmente sono costretti a fronteggiare in questo periodo.
È importante:
- parlare loro del coronavirus in modo calmo
- ricordarsi che prima dei sei anni il pensiero dei bambini è molto concreto: evitare quindi di ricorrere a concetti astratti
- chiedere loro cosa sanno già del virus in modo che sia possibile chiarire eventuali e probabili equivoci
- far sapere loro che è normale provare ansia quando sorgono situazioni nuove e in qualche modo pericolose
- un aspetto molto importante, soprattutto per i bambini tra i tre e i dieci anni, è dare loro un senso di controllo sulla minaccia spiegando cosa possono fare per contrastarla (ad esempio, lavarsi le mani regolarmente, stare lontano da persone che sono ammalate)
- non inondarli con informazioni non necessarie (ad es. tassi di mortalità) in quanto ciò può aumentare la loro ansia e potrebbero non comprendere in maniera corretta alcuni dati
- spiegare che l’infezione da coronavirus è meno comune e meno grave nei bambini rispetto agli adulti
- fare in modo che mantengano contatti regolari (ad es. per telefono) con le persone per le quali possono essere preoccupati, come i nonni, in modo da poter verificare che stanno bene e sono in salute
Permettere loro di esprimere quello che provano
È molto importante che i bambini comprendano che è normale in una situazione del genere sentirsi preoccupati. Ascoltare attentamente le preoccupazioni e le fantasie dei propri figli, rassicurandoli circa il fatto che qualunque cosa possa accadere voi sarete con loro per aiutarli.
È importante mantenere la calma quando si discute di coronavirus con i bambini e non allarmarli eccessivamente, mantenendosi comunque onesti nei loro confronti: i bambini sono molto attenti a eventuali contraddizioni nel discorso o alla coerenza tra comunicazione verbale e non verbale. I bambini saranno molto attenti ai suggerimenti che verranno dati loro e quindi è importante rimanere calmi e gestire le proprie ansie prima di affrontare l’argomento e rispondere alle loro domande.
Con i bambini più piccoli può essere utile invitarli a fare dei disegni, essendo questo un modo più semplice per esprimere le loro ansie e preoccupazioni. Fare anche dei disegni “condivisi” in cui si racconta una storia che abbia come tema il virus ed in cui si immagina una soluzione. Anche giocare insieme a loro può essere utile per capire se vi siano delle angosce che non riescono ad esprimere in altri modi, oltre che essere importante in sé.
Limitare l’esposizione ai media
È necessario fare attenzione all’esposizione ai media dei minori poiché un’esposizione eccessiva può aumentare il loro livello di ansia: il modo migliore sarebbe quello di guardare, ascoltare o leggere le notizie insieme a loro in modo da poter rispondere a qualsiasi domanda o dubbio possano avere.
Prestare attenzione ai diversi segnali
Fare attenzione ad alcuni segnali che i bambini utilizzano per esprimere ansie ed angosce di cui possono non essere in grado di parlare: disturbi del sonno, incubi ricorrenti, tornare a fare la pipì a letto, tic, fobie, paure, capricci, oppositività ecc.
In alcuni casi possono aumentare rituali e compulsioni: in linea di massima sarebbe meglio non ostacolarli poiché si tratta di una modalità che i bambini utilizzano per ridurre l’ansia ed aumentare il loro senso di controllo.
Se il livello di ansia e di angoscia dovesse sembrare eccessivo, può essere utile consultare uno psicologo – psicoterapeuta dell’età evolutiva il quale è in grado di fornire utili indicazioni a riguardo. In questo momento quasi tutti i colleghi continuano il loro lavoro anche a distanza, mediante videochiamate.