L’importanza e l’utilità delle fantasie erotiche
La mente crea continuamente fantasie (alcune consce, la maggior parte inconsce), la cui funzione è quella di includere desideri relazionali gratificanti. Le persone tentano poi di soddisfare inconsciamente quei desideri cercando di realizzare in qualche modo, più o meno mascherato, le proprie fantasie. Questo vale anche e soprattutto per la sessualità. Ma molte persone non sono a proprio agio con le proprie fantasie sessuali, poiché in alcuni casi le ritengono indicibili o inaccettabili. Riporto, adattato e integrato, uno scritto del dott. Max Belkin, psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista, sul ruolo delle fantasie sessuali.
Una vita sessuale stimolante richiede una certa dose di tensione e di equilibrio tra le proprie fantasie erotiche, tutte, sia quelle buone che quelle brutte e cattive… Le fantasie sessuali sono una importante finestra sulla propria vita interiore: chi si desidera essere, chi si ha paura di essere.
Uno psicologo solitamente dovrebbe invitare le persone ad esplorare il loro comportamento e le loro fantasie sessuali ed a vederle come il riflesso dell’educazione, dei bisogni emotivi e dei propri modelli relazionali. Si deve cercare di dare voce alle parti trascurate e rinnegate del proprio sé erotico, aiutando i pazienti a legare insieme le parti amorevoli, aggressive, tenere e stravaganti nel mondo composito e complesso della sessualità.
Crescendo si apprende che, tra le fantasie che si presentano alla nostra mente, alcune sono considerate buone e accettabili, altre sono viste come cattive e inaccettabili mentre altre ancora sono trattate come brutte e indicibili. Di conseguenza le fantasie erotiche ritenute buone sono legate ad un’immagine positiva di sé mentre quelle considerate brutte e cattive finiscono col restare imprigionate nella vergogna o nel senso di colpa.
Per esempio c’è un uomo che ha un’immagine di sé di persona giusta e retta, con una personalità molto mascolina. Quest’uomo ha frequenti rapporti sessuali con altri uomini ma, al fine di evitare la vergogna e il senso di colpa, vede le sue azioni come qualcosa di diverso e separato, un po’ come una masturbazione, piuttosto come reali incontri sessuali con uomini che desidera. Non a caso, quando si accorse di aver sviluppato sentimenti di amore verso uno dei suoi compagni, cessò immediatamente ogni contatto sessuale con lui. Probabilmente quest’uomo, invece di riconoscere, agisce quei desideri erotici che considera “brutti e inaccettabili”: minacciano in modo eccessivo la sua identità di uomo retto!
Le fantasie erotiche in realtà svolgono molte importanti funzioni: non solo aiutano a creare e mantenere delle versioni idealizzate dei partner (“lei è la donna o l’uomo più desiderabile che abbia mai incontrato”) ma servono anche a mettere in scena delle rappresentazioni che aiutano a mantenere un certo equilibrio nell’immagine di sé e di sé in relazione all’altro. Questo vale per tutte le fantasie, indipendentemente da come vengono etichettate e valutate, belle e brutte, buone o cattive.
Allo stesso tempo una persona può accorgersi di avere diversi tipi di fantasie, anche in contrasto tra loro: la mente erotica funziona in modo simile a un multiplex in cui si proiettano film diversi in diverse sale cinematografiche. Ad esempio una persona potrebbe trarre piacere da una storia d’amore romantica con la persona A, da una storia lussuriosa con la persona B e da un rapporto sadomasochistico con la persona C. Altre volte la mente è in grado di mostrare tutte e tre le immagini erotiche in movimento consecutivamente, sperimentando la tenerezza, la lussuria e l’aggressività nei confronti della stessa persona ma magari in tempi diversi.
Queste opzioni creative sono basate sulla capacità della nostra mente di differenziare tra pensieri buoni, cattivi e brutti e di impedire loro di venire a contatto. Il sesso “bollente” spesso canalizza impulsi aggressivi, animaleschi e contemporaneamente richiede una sospensione temporanea dei sentimenti di tenerezza verso il partner. Inoltre, la capacità della mente di mantenere in compartimenti separati le diverse fantasie erotiche (buone, brutte e cattive) può talvolta facilitare la fuga dai conflitti intrattabili, e spesso paralizzanti, tra l’amore e la lussuria, la tenerezza e l’aggressività, l’idealizzazione e l’oggettivazione.
Tuttavia, la vita erotica giocosa e creativa si basa proprio sulla capacità di muoversi liberamente tra le varie fantasie e desideri erotici!
I problemi – spesso importanti – sorgono quando, come nell’esempio del ragazzo “retto” che fa sesso con gli uomini, i confini tra i diversi desideri erotici (buoni, brutti e cattivi) diventano rigidi e impenetrabili. Uno degli obiettivi di psicoterapia è quello di aiutare le persone ad integrare e ad articolare le diverse parti di sé. Questo lavoro ha anche il potere di stimolare l’immaginazione erotica e di ispirare l’amore creativo. D’altro canto uno dei motivi che in molti casi supportano il tradimento è proprio la necessità di tenere scisse relazioni caratterizzate da tenerezza, dalle relazioni caratterizzate da intenso erotismo e passione: le prime vengono riservate al partner e le seconde all’amante. In questo modo il fedifrago o la fedifraga impedisce a due fantasie conflittuali tra loro di confluire nella stessa relazione e sulla stessa persona.
Accogliendo anche le nostre fantasie cattive e brutte, è possibile sfruttarne il potenziale creativo e l’energia per rivitalizzare i rapporti con coloro che si amano. Al contrario, imporsi vincoli oppressivi (“mi è permesso di fantasticare solo su cose che ritengo accettabili”) sull’immaginario sessuale porta ad una sorta di arresto erotico, una preclusione di possibilità. Un focus esclusivo sulle fantasie buone può portare a monotonia e frustrazione, poiché altri bisogni e desideri non vengono legittimati e presi in considerazione, oppure può portare ad agirli compulsivamente al di fuori della relazione col partner.
Nel capolavoro di Sergio Leone “Il buono, il brutto e il cattivo”, tre uomini molto diversi tra loro sono alla ricerca dello stesso tesoro. Nessuno dei tre è in grado di individuare e scoprire da solo l’oro nascosto: sono quindi costretti a collaborare pur detestandosi e mantenendo un profondo atteggiamento di diffidenza! Allo stesso modo, nella ricerca personale di una soddisfacente realizzazione amorosa e sessuale, si ha bisogno di accettare e far coesistere le diverse parti di sé che si esprimono nelle fantasie (buone, brutte e cattive), grazie alle quali (nessuna esclusa) la propria vita erotica può svilupparsi pienamente e arricchirsi.