Le persone per natura tendono ad imitare i comportamenti degli altri.
Il famoso studio del 1956 dello psicologo americano (di origini polacche) Solomon Asch, noto come esperimento di Ash, ha mostrato come le persone, davanti a situazioni lievemente ambigue, arrivino addirittura a negare l’evidenza dei propri sensi pur di conformarsi agli altri.
Un nuovo studio ora però mette in discussione il motivo per cui le persone tendano a conformarsi. Diana Kim, autrice dello studio pubblicato insieme a Bernhard Hommel sulla rivista Psychological Science , spiega:
“La psicologia sociale ha sempre spiegato il conformismo da una prospettiva sociale, utilizzando concetti come la pressione del gruppo, il desiderio di appartenere al gruppo, la fiducia nella migliore conoscenza del gruppo, etc. Lo scopo del nostro studio è stato quello di verificare se vi siano meccanismi ancora più semplici e basilari in grado di spiegare almeno alcuni aspetti del conformismo. “
I ricercatori hanno trovato che l’evidente desiderio di imitare e conformarsi agli altri non dipende completamente dalla pressione sociale che si subisce, e forse non dipende affatto dalla pressione sociale!
Lo studio invece suggerisce che le decisioni comportamentali sono una sorta di ‘media mentale’ del nostro comportamento passato, più quella di altre persone.
Si riflette su come comportarsi in una situazione tenendo conto anche del comportamento di altre persone nella stessa situazione … ma quando si fa questo sembra difficile ricordare che si trattava del comportamento degli altri e si finisce colo credere che si trattasse del proprio comportamento!
In altre parole: si imitano gli altri, ma senza realmente essere consapevoli di farlo, così si ha l’illusione di prendere la propria, personalissima, decisione.
Articolo liberamente tratto e tradotto da: Spring.org.uk
La psicoanalisi d’altro canto ha sempre sottolineato l’importanza dei processi di “identificazione” come modalità attraverso cui procede il normale sviluppo personale. Si pensi semplicemente alla bambina che ha bisogno di identificarsi con la mamma imitandola, indossando i suoi abiti o le sue scarpe, parlando con la sua cadenza e tono della voce e imitando le sue movenze! Per poi, solitamente, passare in adolescenza (quando diviene consapevole della somiglianza) a cercare di disidentificarsi dalla figura materna al fine di acquisire la sua propria identità adulta.